Nati al Vestuti

Punte… spuntate

Il Vestuti ha visto passare diversi attaccanti inconcludenti, mai amati dai tifosi. Il primo che ci viene in mente è Ezio Musa. Nella stagione 76/77 doveva essere il pezzo pregiato della campagna acquisti di Pietro Esposito. Disputò appena 5 partite e segnò una sola rete, rubandola all’autore del cross (sfiorò la palla con i capelli, la rete si sarebbe gonfiata lo stesso), ma soprattutto, giunto a Salerno con una “panza” mostruosa, non riuscì a perdere un solo grammo.

Ricordiamo anche Massimo Bertinato, protagonista di un 83/84 fallimentare, condito da un solo gol in 19 presenze. Nicola Cavestro, attaccante proveniente dal Padova, fece giusto un gol in più (nello stesso campionato) ma era fischiato tutte le volte che faceva il “velo” a favore del compagno di attacco. Paolo Tusino, prelevato dal Monopoli nel 1986, uno degli attaccanti più lenti della storia della C. Due reti in 14 match.

Il più fischiato di tutti è stato sicuramente Vittorio Cozzella. Voluto da Tobia, con Bagnato e Sciannimanico doveva portarci in B a suon di gol. In campo aveva un atteggiamento irritante, parlare di scarso attaccamento alla causa granata non rende adeguatamente l’idea, un vero e proprio turista dell’area di rigore. I “Uè Cozzèèè” si sprecavano. Andò a segno 5 volte in 32 incontri.

Altri attaccanti hanno deluso. Come Francesco D’Urso e Roberto Ciccotelli. Ma questi lottavano fino alla fine e non hanno lasciato un ricordo totalmente negativo. D’Urso in particolare, fu sfortunatissimo. Rientrato dopo un serio problema fisico, si infortunò nuovamente al rientro (segnando una rete).

[foto di copertina da zazza.blog.deejay]

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