Nati al Vestuti

Le lacrime di Zenga

Non sono moltissimi quelli che ricordano Claudio Di Prete. I tifosi del Pisa, sicuramente, per il suo contributo alla promozione nerazzurra a suon di reti. E almeno anche i salernitani presenti Domenica 17 Dicembre 1978 al Vestuti. Il Pisa del “Presidentissimo” Anconetani giunse da capolista. La porta granata era difesa da un imberbe Walter Zenga.

Dopo la disfatta con il Campobasso (0-4), vera e propria bestia nera dei granata, Tom Rosati aveva accantonato il futuro portierone della Nazionale. Quell’anno, la Salernitana aveva più portieri del condominio del Prof. Bellavista: Tani, Favaro, Anellino e, appunto, Zenga (in prestito dall’Inter). Rischierato contro la Paganese, però, Zenga fece il “miracolo”: parò un rigore, legittimando il posto da titolare. Contro il Pisa avvenne il disastro.

Di Prete sulla fascia sinistra, lato Curva Nord, tira. La palla sta andando fuori: mi trovavo sulla stessa linea e ne sono sicurissimo. Zenga si tuffa e devia il pallone in rete. Stadio ammutolito. E siamo appena al 3° di gioco. Dopo 8 minuti, ancora Di Prete: questa volta in posizione centrale. Gran tiro. Zenga allarga le braccia perchè “battezza” fuori la traiettoria. Invece la rete si gonfia nuovamente. Silenzio glaciale. A quel punto Rosati decide di effettuare la sostituzione con Anellino. Zenga, appena 18enne, lascia il campo in lacrime. I tifosi comprendono il dramma: un lungo applauso accompagna il portiere nel mesto cammino verso gli spogliatoi.

Il Pisa vinse 1-2 e andò in B. La maglia numero 1 granata, nel corso del torneo, passò a turno agli altri 3 portieri. Rosati non concluse il campionato. Nel 79/80 Zenga passò al Savona in C2. Poi alla Sambenedettese, contribuendo alla promozione in B. Infine all’Inter, diventando l’estremo difensore della Nazionale.

[foto di copertina da storiedicalcio.altervista.org]

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