Nati al Vestuti

Il sofferto girone di ritorno 1987

Nell’estate del 1986, il patron Augusto Strianese rinnova la squadra con molti giovani. La panchina è affidata al salentino Mario Russo, ex mister di Arezzo e Monopoli. Dall’esperienza pugliese lo segue il difensore Agostino Brancale.

L’avvio di stagione è contraddittorio: con metodica puntualità, nelle prime 8 giornate, i granata vincono in casa e perdono fuori. Il punteggio ricorrente è l’1-0 (sia all’attivo che al passivo), ad eccezione del 2-0 incassato a Teramo alla seconda giornata. Davide Tappi e Paolo Tusino tengono a galla la squadra con due reti a testa.

A metà Novembre, brutto ko casalingo per mano del Foggia. E’ l’inizio della momentanea risalita. Nelle 8 partite successive, 4 vittorie (di cui 3 di fila) ed altrettanti pareggi portano la Salernitana – alla fine del girone d’andata – in scia alla Casertana, capolista del raggruppamento C. Proprio nella città della Reggia, a metà Dicembre, viene fuori un importante 1-1 in rimonta. Nonostante l’altalena iniziale, dunque, la compagine granata promette bene. Costruita per un torneo dignitoso, si sta rivelando una sorpresa.

Puntuale, però, ecco l’involuzione. Netta e improvvisa, come spesso già accaduto in campionati precedenti. Nel girone di ritorno, la Salernitana vince soltanto 2 partite e ne perde 8, scivolando miseramente nei bassifondi. Russo conserva l’incarico. I gol di Perrotta, che pure risolve il derby con la Nocerina del 18 Aprile 1987, non bastano. Sul campo di Brindisi, che diventerà terra di conquista pochi anni dopo, i granata perdono 2-1 un delicato scontro salvezza, alla penultima giornata.

Intanto, da qualche settimana, la Finanziaria Salernitana non esiste più e Strianese ha passato la mano in favore di Giuseppe Soglia, che affida al general manager Enrico Fedele l’incarico di allestire la nuova Salernitana.

Domenica 7 Giugno 1987, mentre a pochi km i napoletani sono ebbri di gioia per il primo scudetto, conquistato a Maggio, arriva la salvezza grazie allo 0-0 casalingo contro il Livorno. Si volta pagina, è in arrivo il nuovo mister Claudio Tobia e un lotto di giocatori di spessore. Almeno sulla carta.

[foto di copertina da Wikipedia]

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