Arcangelo Iapicca
Nativo di Mirabella Eclano, in provincia di Avellino, faceva il costruttore. Ai più era famoso in campo calcistico per essere stato presidente dell’Avellino. In anticipo sui tempi, decise di allargare il proprio raggio di azione facendo il salto di provincia e rilevando la Salernitana.
Il nostro, però, non si fermò qui. Ebbe una grande intuizione: la Salernitana avrebbe rappresentato il grande trampolino per l’ingresso in politica. Lo ricordiamo tutti in Piazza Casalbore, su un palco, circondato dai fedelissimi e sotto lo sguardo di un incredulo Mario Facco, l’allenatore, ex difensore della Lazio.
Un comizio organizzato in fretta e furia anche perchè i tifosi elettori avevano premura: c’era Giorgio Almirante a Piazza della Concordia e nessuno era intenzionato a perderselo. Arcangelo si candidò nel PSDI, ottenendo quasi 5mila voti che però non furono sufficienti.
Quel comizio è ricordato per due motivi. Innanzitutto, per la prima volta veniva a Salerno uno dei “più grandi menegèri dello sporto” (riportiamo testualmente). Inoltre, la leggenda vuole tra i presenti, mischiato tra la folla, un imprenditore milanese, settore edilizia, che giudicò molto interessante l’intuizione di Iapicca. Alcuni testimoni affermano di averlo sentito commentare: “Però, acquistare una squadra di calcio e poi entrare in politica potrebbe essere una buona idea!”.
[foto di copertina da irpinianews]