Anche il Vestuti ebbe il suo “fighetto”
I calciatori di oggi non fanno più notizia per le proprie evoluzioni in campo ma per quanto accade all’esterno del terreno di gioco. Pensiamo a David Beckham (foto di copertina): veniva reclutato per spedire in area palloni con il suo caratteristico cross a banana, si è fatto largo anche e soprattutto per i suoi acquisti stravaganti, i tanga leopardati della moglie (la “Posh” Spice Victoria Adams), la pettinatura, il look. Niente a che vedere con il football. Stesso discorso per Cristiano Ronaldo.
Anche il Vestuti, in misura ridottissima, ha visto i suoi fighetti, calciatori che si sono distinti non tanto per le imprese calcistiche bensì per la loro avvenenza. Uno dei più noti è stato Antonio Ambrosi, difensore arrivato nel 1978 dal Bari. Biondino, benestante, la leggenda lo voleva figlio del Magnifico Rettore dell’Università del capoluogo pugliese. Durante gli allenamenti, le gradinate del Vestuti erano gremite di ragazzine in delirio. Se si scioperava a scuola, non si andava a passeggiare sul Lungomare: la destinazione obbligata era lo stadio di Piazza Casalbore.
Quando il nostro calciava il pallone, lo faceva in punta di piedi, una vera delizia. In campo sempre sbarbato, un vero gentiluomo. Chiaramente, una persona così fine non poteva avere un futuro in granata. Durante una partita in cui la Salernitana non aveva più nulla da chiedere al campionato, all’epoca una circostanza frequente, la palla arriva in tribuna, scaraventata da un maldestro intervento avversario.
In questi casi il tifoso professionista sa cosa fare: deve perdere tempo. Magari nasconde il pallone, oppure lo lancia contro la rete di recinzione simulando un’improvvisa mancanza di forze, o infine lo nasconde tra le gambe e continua ad ascoltare “Tutto il calcio minuto per minuto” alla radiolina.
A questo punto, Ambrosi si avvicina agli spalti e, cercando di non farsi notare dall’arbitro, sussurra qualcosa tipo “Trattenete il pallone, cercate di perdere tempo”. Quando è troppo è troppo. Come osa questo pivellino suggerirci cosa fare? Dagli spalti piovono insulti irripetibili. Quel giorno la sua carriera fu stroncata miseramente. Per la disperazione delle ragazzine. Con grande sollievo del popolo del Vestuti.
[foto di copertina da stile.it]